"BERLUSCONI LAS ESTÁ PASANDO CRUDAS, CON LA MIERDA DE SU "SUPUESTO" DIVORCIO, Y EL ESCANDALO, QUE SE HA LEVANTADO, EN SU PROPIO PARTIDO".
"I VESCOVI: "PÍÚ SOBRIETÁ DEL
PREMIER"."AFFONDO
DELL'AVVENIRE SULLA
VICENDA LARIO".
"06.05.2009."Al mondo cattolico, non piace il divorzio tra il premier Silvio Berlusconi, e Veronica Lario. E non solo per il fatto in sé, ma soprattutto, per le modalità con cui la separazione si è realizzata".
"Critiche arrivano dai politici cattolici non del Pdl, ma anche dal quotidiano dei vescovi Avvenire. Critiche fatte poi proprie anche dal presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco per il quale "Il richiamo alla sobrietà ed alla, responsabilità per tutti è sempre molto positivo".
"Bagnasco, ha risposto così alla domanda di un cronista, in merito proprio all'editoriale odierno del quotidiano della Cei sulla vicenda, della richiesta di divorzio di Veronica Lario dal premier".
"LE CRITICHE DI "AVVENIRE".
"Sappiamo che un uomo di governo, va giudicato per ciò che realizza, per i suoi programmi e la qualità delle leggi che contribuisce a creare. Ma la stoffa umana di un leader, il suo stile e i valori di cui riempie concretamente la sua vita non sono indifferenti".
"Non possono esserlo. Per questo noi continuiamo a coltivare la richiesta di un presidente, che con sobrietà sappia essere specchio, il meno deforme, all'anima del Paese".
"È quanto si legge su Avvenire, il quotidiano della Cei, in un editoriale in prima pagina dedicato alla vicenda Lario Berlusconi. Un commento dai toni preoccupati perché "la politica e lo spettacolo, in un abbraccio mortifero, hanno dato nell'occasione il peggio di sé".
"NO AL CLIMA DA SCAMBIO, DI "FAVORINI".
"Premettendo che "a nessuno è lecito usare i disastri altrui come arma politica e a nessuno dovrebbe essere concesso di sguazzare là dove sono in gioco i sentimenti delle persone e la vita di una famiglia", Avvenire puntualizza che "ciò che farebbe ridere in una puntata del Bagaglino non può non preoccupare i cittadini che di tanto ciarpame alla fin fine farebbero volentieri a meno".
"E ancora, si legge: "Non ci è piaciuto quel clima da scambio di "favorini" veri, falsi o presunti tra amici e amiche. E ci ha inquietato lo spargersi, tra alzatine di spalle e sorrisetti irridenti o ammiccanti, di un'altra manciata di sospetti sulle gesta del presidente del Consiglio".
"Il sospetto per chi gestisce, la cosa pubblica può essere persino peggiore della verità più scomoda. e comunque prima o poi, arriva il momento del conto".
"BERSANI - "Sul commento di Avvenire, dice la sua anche l'ex ministro dello Sviluppo Pier Luigi Bersani, secondo il quale il quodiano della Cei "interviene oggi, il 5 maggio ma quella è una vicenda che ha i suoi prodromi ormai da settimane".
"Mi pare che sia la prima volta, che si batte questo pugno". Anzi, ironizza Bersani, "direi piuttosto che battono un pugnetto". "E non oso pensare aggiunge l'esponente Pd se una cosa lontanamente simile avesse sfiorato la figura di Prodi. Io sono sempre dell'idea che chiunque si occupa di politica deve cercare di trattare tutti allo stesso modo, se vuole avere un profilo autonomo".
"Sul divorzio tra Berlusconi e la Lario e sulle conseguenti polemiche politiche è intervenuto anche il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini per il quale «Il fatto che Berlusconi abbia detto che c'è un complotto fa scoppiare dal ridere".
"Casini ha replicato alle dichiarazioni del presidente del Consiglio che ha parlato di "complotti da ogni parte contro il governo". "Farò propaganda perchè si eviti che una sola persona abbia tutti i poteri ha detto Casini e che poi magari possa gridare al complotto".
"Non capisco come mai si gridi al complotto per questioni che sono talmente evidenti che non sono complottate da nessuno. Qui c'è una sorta di intolleranza al pluralismo che sta emergendo".
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